martedì 18 marzo 2008

La favola del pesto

C'erano una volta quattro personaggi che giravano il mondo ma non riuscivano mai ad incontrarsi; si chiamavano Basilico, Aglio, Formaggio, Pecorino Sardo ed Olio d'oliva.

Un giorno, dopo tanto girovagare, tutti e quattro furono attratti da una grande casa rotonda di marmo bianco: il Mortaio. Chiesero al padrone di casa, che si chiamava Pestello, so potevano entrare a visitare la sua magnifica casa ed il signor Pestello, che era un gran simpaticone, non solo li fece entrare ma li fece anche ballare e giocare tutti insieme in modo da farli diventare tanto amici che da quel giorno non si separarono più formando un club che chiamarono PESTO. E siccome erano sempre in festa ogni tanto invitavano gli amici Formaggio Parmigiano, Pinoli e Quagliata.

Ma la storia non finisce qui.

Purtroppo, come in tutte le favole importanti, giunse anche per loro un brutto iorno. Ed il brutto giorno fu quando tutti questi amici vollero visitare un'altra casa da dove proveniva una gran musica moderna, molto rumorosa come quella delle discoteche; quella casa aveva nome Frullino. Lì incontravano alcuni personaggi strani con brutte intenzioni chiamati Bietole, Spinaci, Olio di semi, Anacardi ed altri. E fu così che quando i nostri amici si mischiarono con loro divennero tutti asini come successe a Pinocchio nel Paese dei Balocchi.

Ma il signor Pestello, che aveva conoscenze importanti, fece intervenire la fata buona: la Confraternita del Pesto la quale, appresa la disgrazia, inviò un gruppo dei suoi cavalieri per allontanare le cattive compagnie e riportare nella giusta casa i buoni amici i quali, da quel momento, fecero sempre festa solo con i buongustai.

(Pietro Attilio Uslengo)




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